Sono appena rientrato da Milano. Lavorare allo speciale di OmniMoto.it ha richiesto impegno e fatica – news, video da girare con Andrea, mani da stringere, presentazioni, appuntamenti e incontri – ma allo stesso tempo mi ha consentito un’immersione profonda all’interno di EICMA 2016, dove non tutto ciò che accade è visibile agli stand. Un salone, anzi IL salone, quello che più di ogni altro impegna il settore, stimola gli appassionati e consente una visione ampia dello stato di salute delle due ruote. Della nostra passione. E anche se poco più di un mese fa, a Intermot, si erano già viste importanti novità per il 2017, è in realtà a Milano, con tutte le carte finalmente in tavola, che si può fare sul serio il punto della situazione.
Sulle dita di una mano
Lo dico subito e mi tolgo il dente. Le cose che ho trovato davvero interessanti di questa edizione si contano sulle dita di una mano. In ordine sparso: la nuova Superleggera, e in generale la capacità di Ducati di stare al centro dell’attenzione. Nessuno, ma proprio nessuno, sa farlo bene come lei. Scelte strategiche e di comunicazione incisive come il bisturi di un neurochirurgo: c’era più di mezzo mondo collegato in diretta streaming durante la World Premiere… in questo caso, più che un modello – seppur unico e affascinante – è tutta un’azienda a stravincere. Bisogna dargliene atto: bravi! La seconda cosa ad aver catturato la mia attenzione è stato il nuovo X-ADV di Honda. Badate bene, nulla di totalmente nuovo sul piano strettamente meccanico – la base tecnica è quella arcinota dell’Integra – ma va riconosciuto alla Casa giapponese di essere un passo avanti rispetto a tutti in fatto di innovazione e sperimentazione. Con X-ADV si tenta di creare una nuova categoria, quella dei SUV a due ruote, mezzi “automatici” che possono andare ovunque, anche in off-road, ma che diversamente dagli omonimi auto non ingombrano. Un’idea che piacerà a tanti (qui in basso vi lascio il breve “video-live” della mia incursione allo stand alla scoperta di questo modello). Il terzo spunto di interesse di questo EICMA è rappresentato dal proliferare di piccoli crossover e moto avventurose sotto i 400 cc. Parlo delle varie BMW G 310 GS, Kawasaki Versys-X 300, Suzuki V-Strom 250 e Honda CRF250 Rally. Un nuovo trend con un potenziale enorme e risultati che potrebbero stupire i Costruttori stessi, perché le città somigliano sempre di più alla savana e la voglia di avventura – anche quelle facili, dietro casa – è una febbre che sale. Questi mezzi rappresentano una porta d’accesso facile ed economica a tutto ciò. Concludo, infine, con una piccola confessione: ho sentito battere forte il cuore davanti alle due Husqvarna, le 401 Vitpilen e Svartpilen… e anche se avrei preferito vederle arrivare con una motorizzazione più importante, hanno originalità e fascino da vendere. Certo, c’è anche altro ad avermi colpito di questo Salone, ma il più è questo.
Si va avanti, ma si guarda indietro
Per spiegare questo concetto, che in realtà riguarda un po’ tutte le Case, mi limiterò a un paio di esempi. A partire da alcuni concept visti agli stand (ovvero il futuro), che per quanto affascinanti non fanno altro che “parlarsi addosso” o ripescare suggestioni dai tempi che furono. Concetti, nomi e sigle che resuscitano ovunque come film horror. Intendiamoci, non c’è nulla di male a rievocare un passato glorioso o modelli e nomi mitici come Africa Twin, Ténéré o Super Sport… ma la sensazione è quella di un mondo che procede dritto in retromarcia – cioè che va avanti guardando indietro – e se si vuole riprendere a correre forte, non credo sia questa la strada giusta. Insomma, c’è bisogno di novità vere e dirompenti che possano diventare le nuove stirpi leggendarie di domani. Totalmente bocciato, infine, l’impegno su scooter e scooteroni vari un po’ da parte di tutti. O meglio, boccio il fatto che l’impegno non si è proprio visto… salvo quello di ostinarsi a raschiare il fondo del barile cercando di proporre soprattutto minestre riscaldate… nulla di realmente interessante e innovativo. Peccato!
Franco Rossi
2016/11/13 at 8:01 PM
Certo!!!! Aspettiamo il v4 X la ducati